Skip to main content

Santuario di Maria Santissima del Soccorso

Scopri di più
Cultura Spiritualità Arte e Cultura

Santuario di Maria Santissima del Soccorso

Ogni anno, nella seconda domenica di maggio, la comunità locale celebra con grande partecipazione la festa dedicata alla Madonna del Soccorso, con solenni funzioni religiose e una suggestiva processione lungo le vie del paese. Un luogo di fede e tradizione, che racconta secoli di storia e spiritualità.
Santuario di Maria Santissima del Soccorso

Dettagli

PZA Della Madonna
Aperto

La Chiesa della Madonna del Soccorso di Poggio San Marcello è un importante luogo di culto situato nel cuore del borgo, in provincia di Ancona. La sua storia affonda le radici nel XIV secolo, quando la devozione mariana cominciò a diffondersi grazie all’Ordine degli Agostiniani.

L’edificio attuale, costruito nel XVII secolo per sostituire una precedente chiesa situata fuori dalle mura, si distingue per la sua particolare pianta ovale e per gli eleganti affreschi che decorano gli interni, realizzati nei primi decenni del Novecento. Il fulcro della chiesa è l’altare maggiore, dove è custodita la venerata statua lignea della Madonna del Soccorso con il Bambino, commissionata nel 1608 e da sempre oggetto di profonda devozione popolare.

Negli ultimi anni dell’ottecento inoltre Padre Costantino Bramati di comune accordo con l’Architetto jesino Santini ottenne dal vescovo l’approvazione del progetto che trasferisce la facciata della chiesa del Santuario, dal modesto ingresso a nord all’attuale facciata solenne ad est, sul piazzale che gia’ prendeva il nome del Santuario. La pianta Rettangolare della Chiesa viene trasformata in ottagono con cupoletta sorretta da colonne , quindi, acquista la sua forma attuale. La facciata ha un portone centrale sovrastato da un timpano e una iscrizione che riporta una dedica a Dio Ottimo Massimo per la memorabile impresa, e due nicchie con statue di santi nelle fasce laterali finemente lavorate. L’ immagina lignea della madonna fu ristrutturata nel 1820, tale data incisa sul retro della scultura ne da la comprova. Cento anni dopo, nel 1991, la statua ha l’ultimo restauro curato dall’Arciprete Don Maurizio Fileni che la restituisce ai fedeli nella seconda domenica di maggio durante i festeggiamenti del “centenario”. Ormai da più di un secolo la seconda domenica di Maggio Poggio San Marcello tributa il maggior onore alla Madonna del Soccorso con una festa in suo onore. I festeggiamenti, per la verità, iniziano la prima domenica di Maggio con la processione ed il trasporto della statua della Madonna nella più capiente Chiesa di San Nicolò da Bari, per tutta la settimana precedente vi sono incontri di preghiera nel sabato pomeriggio precedente la festa c’è la benedizione dei bambini; la sera del sabato stesso la Chiesa torna nuovamente a riempirsi per la “Messa degli Uomini”. La mattina della seconda domenica di maggio, le campane iniziano a suonare a festa alle sei , le celebrazioni eucaristiche si susseguono una ad ogni ora accogliendo i fedeli di Poggio San Marcello e dei paesi vicini . Nel pomeriggio ha luogo la processione con la Statua della Madonna del Soccorso che viene portata a spalle per le vie del Paese, Gonfalone in testa. A tarda sera concludono la giornata di festeggiamenti gli immancabili fuochi d’artificio. Nell’ultima domenica di maggio, poi, con una processione a tarda sera, la statua della Madonna del Soccorso viene ricollocata al suo posto dietro l’altare del Santuario.

Galleria immagini

Immagine della destinazione
Immagine della destinazione
Immagine della destinazione
Immagine della destinazione
Immagine della destinazione
Immagine della destinazione

Santuario della Madonna del Soccorso

La chiesa ha una pianta ovale; sulle otto colonne con capitello si ergono quattro archi sul cui sfondo c’è l’altare maggiore che ospita la statua della Madonna. Altri due altari laterali ospitavano inizialmente i due dipinti del Ramazzani, mentre attualmente vi sono collocate delle statue. Sopra gli archi si curva la volta a forma di cupola, che culmina con una lucerniera. Sopra la sagrestia si trova la sede della confraternita del Gonfalone; una scaletta di legno conduce alla torre campanaria.
L’edificio ha un fronte quadrato sormontato da un piccolo timpano triangolare, che è stato posto in corrispondenza della specchiatura centrale della facciata. Qui si trova il portale con cornici e timpano che esce in aggetto dalla superficie muraria, appoggiato su piccole mense a dorso di delfino. Le parti laterali sono caratterizzate da un basamento in laterizio, che funge da stilobate per la coppia di lesene, posta su ambo i lati del portale. In mezzo alle paraste si aprono, nella zona inferiore, due finestre, mentre nella parte alta, due nicchie che contengono altrettante statue. In una delle due nicchie della facciata non è casuale la presenza di una statua raffigurante S. Agostino poiché in Italia la devozione della Vergine con il titolo “del Soccorso” venne introdotta, a partire dal 1300, dagli Agostiniani. L’altra statua raffigura invece S. Benedetto.
Il coronamento della facciata è dato da un alto architrave in laterizio, che si pone in analogia al basamento.

  • Ambiente interno
    • Il pittore romano Augusto Rinaldi pitturò le due cupole. Nei riquadri posti sopra le quattro coppie di colonne vi raffigurò quattro importanti episodi della vita della Madonna: l’annunciazione, lo sposalizio, la nascita di Gesù e la presentazione al tempio. Nella cupola vennero ricavate quattro vele nelle quali vi dipinse altrettanti titoli dati alla Madonna dalle litanie lauretane intercalati da figure di angeli in atto di adorazione e recanti in mano un cartiglio con la scritta “ora pro nobis”. Nel cupolino del presbiterio è raffigurata, in maniera alquanto semplice, l’Assunzione della Madonna.
  • Arredo
    • La “Madonna del Soccorso” è una statua lignea dei secoli XVII e XVIII, di autore anonimo. Il trono di legno, scolpito di ricco e fantasioso disegno, è stato dorato nel 1891, anno in cui furono poste le due corone dorate sul capo delle figure. Sul retro è riportata la datazione di un restauro che fa ipotizzare che il gruppo ligneo sarebbe stato eseguito nel 1608. Ricchi i vestiti della Madonna, mentre il Bambino è rivestito da una tunica di seta ricamata.

La devozione alla Madonna del soccorso nasce in seno all'ordine degli Agostiniani, in Sicilia nel 1300. Nel 1524 a Poggio San Marcello viene edificata fuori dalle mura, una Chiesa dedicata alla Madonna del Soccorso officiata dall'omonima Confraternita. Nel 1605 viene nominato Papa Paolo V, devoto della Madonna del Soccorso e gia Vescovo di Jesi che favorisce, con relativa Bolla, l'aggregazione della Confraternita del S.S.mo Sacramento alla Confraternita Romana del Gonfalone. Era il 1608 quando viene fatta scolpire una statua di legno della Madonna per meglio poterla portare in processione. Nel 1646 a causa delle precarie condizioni strutturali della chiesa, la Confraternita decide di edificarne una nuova all'interno del Castello, portata a termine nel 1652, e nello stesso anno vi si fa la traslazione dell'immagine della madonna. La nuova chiesa eretta ha quattro altari, quello maggiore nel quale è stata collocata la statua della Madonna, e tre laterali: quello dall'Ascenzione, di San Carlo e di San Rocco. Nel 1776 viene eretto il campanile sul lato destro della chiesa che dalla piazzetta della madonna da su piazza Giacomo Leopardi, testimonianza del periodo di costruzione del campanile è un mattone che riporta incisa tale data. L' immagina lignea della madonna viene ristrutturata nel 1820, come comprovato dalla data incisa sul retro della scultura. Nel 1881 Don Costantino Bramati consacrato sacerdote chiede ed ottiene di legare le sue prestazioni sacerdotali e ministeriali al Santuario della Madonna del Soccorso. Nel 1883 celebra la sua nomina a Priore facendo restaurare e indorare a foglia d'oroa sue spese, il vestiario della Vergine e il relativo trono sul quale era posto il simulacro, commissiono all'orafo jesino Ferdinando Novelli due corone d'oro zecchino, una per la Madonna e l'altra per il Bambino