Attraversata la porta d’ingresso, il borgo si svela poco a poco, avvolto in un’atmosfera antica e raccolta. Non c’è il fragore della città moderna a rimanere fuori dalle mura, ma solo il respiro tranquillo di un luogo che conserva intatta la sua storia.

Proseguendo lungo il cammino, si arriva alla Chiesa di San Nicolò, luogo di culto essenziale ma carico di storia. Il suo interno accoglie il visitatore in un’atmosfera di pace, con le sue navate sobrie e le decorazioni che raccontano la devozione di un tempo. Qui si riuniva la gente del borgo nelle occasioni solenni, tra riti e preghiere che ancora sembrano riecheggiare tra le mura.

Poco più avanti, si incontra il Palazzo del Comune, edificio che ancora oggi rappresenta il cuore della vita amministrativa del borgo. Con la sua facciata austera e le sale interne un tempo animate dalle decisioni della comunità, il palazzo è testimone del governo locale che, nei secoli, ha regolato la vita del borgo con editti, riunioni e proclami.

Le strette vie acciottolate si insinuano tra le case dei castellani, costruite in pietra, con porte in legno massiccio e finestre piccole, quasi a protezione dalle intemperie e dai secoli. Qui vivevano artigiani, mercanti e contadini, le cui voci, un tempo, riempivano questi vicoli ora silenziosi. Qualcuna di queste case conserva ancora stemmi incisi o tracce di affreschi sbiaditi, a ricordare il passato operoso della comunità.

Proseguendo per i vicoli, tra scorci di pietra e angoli fioriti, la passeggiata giunge alla Chiesa di Santa Maria del Soccorso, l’ultima tappa prima di varcare nuovamente la soglia del castello. Il santuario, con la sua semplicità elegante, custodisce secoli di fede e devozione. Entrando, la luce soffusa delle candele illumina l’altare, dove l’icona della Madonna del Soccorso veglia sui viandanti e sugli abitanti del borgo. È un luogo di raccoglimento, un ultimo saluto prima di lasciare le mura e tornare al presente.

Con un ultimo sguardo agli edifici di pietra e ai vicoli che si intrecciano alle spalle, si varca di nuovo la porta, riportando con sé le immagini e le storie di un borgo che vive ancora nel suo tempo, sospeso tra passato e presente.